Contenitori 2, la vendetta

"Il potere delle parole...
Ho sempre pensato ne avessero, ho anche delle etichette dedicate alle parole, però, più ci penso e più mi rendo conto che le parole sono delle custodie, degli involucri.
Continuo ad avere delle vere e proprie "intuizioni" sentendo delle banalità, mi accorgo che le stesse identiche parole, sentite in un determinato stato d'animo o cadendo nel bel mezzo di una riflessione, possono veicolare un'idea, (aprire una porta nella mente) che altrimenti non arrivererbbe. Ascolto delle cose ovvie e metto in circolo una serie di pensieri, di collegamenti, che sembra impossibile siano partiti da lì, al contrario, vedo a volte illumunarsi gli occhi di persone che hanno capito cose che io nemmeno vedo ascoltando altrettante banalità, che a quel punto per me restano tali.
Vedo poi anche, il pericolo connesso al contenitore. Se chi ascolta non ha la disponibilità d'animo giusta per percepire gli strati a cipolla (come direbbe Shrek) di quelle parole, non può comprendere la quantità di contenuti che quelle contengono.
Le incomprensioni tra le persone non avvengono poi, per questo stesso motivo? Come si può svuotare la mente per ascoltare, anzichè sentire, quello che ci stanno dicendo e comprenderne l'interezza? E poi, quante volte, credendo di non aver nessun pregiudizio, rispetto a quanto sto per ascoltare, in realtà sto già interpretando, sto già presupponendo contenuti non detti? A quel punto lo "strato" che inserisco non era nemmeno presente in quelle parole, ho voluto mettercelo io...mi sto dibattendo in questo groviglio e mi accorgo di fare come il gatto con il gomitolo.
C'è qualcuno che mi vuol dare una mano?"
Commenti
Posta un commento