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sabato 30 giugno 2012

Caro Thom...

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Lo ammetto, il sabato compro Repubblica per il suo allegato "D", trovo sempre articoli interessanti e oggi, tra gli altri, mi sono imbattuta in un articolo che disquisiva sulle parole da usare per affrontare le delusioni amorose egli adolescenti, ma il motivo fondamentale per cui ho voluto scrivere il post è un box a lato nell'articolo, che riportava questa splendida lettera di Steinbeck al figlio quattordicenne.
La trovo di una bellezza strraordinaria e vorrei condoviderla con voi, sono queste le parole che vorrei trovare con le mie figlie quando il loro cuore si spezzerà per la prima volta, penso che sia questa la serietà con cui affrontare l'argomento e penso che a volte possa capitarci di pensare che sono solo sciocchezze da ragazzini e non capiamo che è la prima palestra per loro e la qualità del dolore non è diverso a causa della gioventù.

New York
10 novembre 1958

Caro Thom,
abbiamo ricevuto la tua lettera questa mattina. Ti risponderò dal mio punto di vista e di certo Elaine farà lo stesso.
Primo, se sei innamorato è una buona cosa, è la miglior cosa che ti possa capitare. Non lasciare che nessuno la sottovaluti o sminuisca in alcun modo.
Secondo, ci sono diversi tipi di amore. C’è una cosa egoistica, meschina, avida che usa l’amore per darsi importanza. Questo è il tipo di amore più brutto e debole. L’altro invece è una profusione di tutte le cose buone che hai dentro di te – di considerazione e rispetto- non solo il rispetto delle buone maniere, ma il rispetto più grande , che è il riconoscimento dell’altra persona nella sua unicità e valore. Il primo tipo di amore può farti star male, renderti piccolo e debole ma il secondo può darti una forza, un coraggio, una bontà e perfino una saggezza che non credevi di possedere.

Hai detto che non si tratta di una cottarella. Se provi sentimenti così profondi, certamente non è una cottarella.
Ma non credo tu mi stessi chiedendo di dirti quello che provi. Lo sai meglio tu di chiunque altro. Quello che mi hai chiesto è di aiutarti a capire cosa fare al riguardo. E questo posso dirtelo.

Rallegratene e sii felice e grato.
L’oggetto dell’amore è il migliore e il più bello. Cerca di esserne all’altezza.

Se ami qualcuno non può fare alcun male dirlo, solo cerca di ricordare che certe persone sono timide e quindi nel dirlo dovrai tenere conto della loro timidezza.
Le ragazze hanno un loro modo di sapere e sentire le cose che tu senti, ma solitamente apprezzano anche sentirselo dire.
Se mai accadesse che quel che senti non sia ricambiato, per una ragione o per l’altra, ciò non renderà i tuoi sentimenti meno veri e belli.
Per finire, so cosa provi perchè lo provo anch’io e sono felice per te.
Saremmo contenti di conoscere Susan. Sarà la benvenuta. Ma a questo ci penserà Elaine perché in queste cose è brava e ne sarà felicissima. Anche lei conosce l’amore e forse saprà aiutarti più di me.

E non avere paura di perdere. Se così deve andare, così andrà. La cosa più importante è non avere fretta. Le cose belle non scappano via.
Con amore,
Pa


credits: http://www.finzionimagazine.it/news/approfondimento-news/la-cosa-piu-importante-e-non-avere-fretta/

mercoledì 20 giugno 2012

Interruzione

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E' strano, l'appuntamento fisso con queste pagine, si è diluito nel tempo e il buon proposito di trovare almeno una cosa al giorno su cui riflettere, una cosa di cui parlare, è svanito. Trovarmi qui, davanti a questo schermo stasera, mi fa pensare che forse correndo e correndo, non mi sono data il tempo per pensare. Chi mi legge, ormai pochini temo, conosce il motivo, sono piombata nel "tunnel delle torte" e studiare, realizzare, condividere, mi hanno risucchiato come in un gorgo.

Ora mi sento come uno che preme con un dito sopra ad una trottola, per fermarla senza farla cadere e queste pagine non aggiornate mi mettono una certa nostalgia. Credo che, ancora una volta sia rrivato il momento di ricreare un equilibrio, non credo che le torte usciranno dalla mia vita, ormai anche questa forma espressiva è entrata nelle mie corde, ma ho bisogno di avere anche tutto il resto e ogni pezzo deve avere il suo spazio. Ho iniziato a lavorarci fin da subito, perchè questo, per quanto poco interessante, è il primo post dei prossimi post, un pezzettino del puzzle, che ha trovato il suo spazio.