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lunedì 31 maggio 2010

L'animale. franco Battiato

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Due post in un giorno, mi rendo conto, sto esagerando...ma io adoro questa canzone e quando ho visto questa versione, non ho saputo resistere, che meraviglia.

Buon compleanno Clint!

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Un'omaggio ad uno dei registi che preferisco e che oggi compie ottant'anni. Ogni volta che lo sento parlare penso che sarebbe bello arrivare a quest'età in questo modo. Una faccia scolpita che racconta una vita.
Buon compleanno Clint.

domenica 30 maggio 2010

Tempo

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Dall'inizio dell'anno sto seguendo dei corsi di formazione che se, da alcuni punti di vista trovo discutibili, da altri mi hanno fatto affacciare su un mondo anni luce lontano dal mio, nelle modalità, nei ritmi, nell'approccio.
Ancora una volta però, ho imparato che quando si accantona il giudizio a priori e ci si mette in ascolto, qualcosa si impara sempre, i corsi trattano di ledarship (e già la parola mi fa imopressione...), di equilibrio emozionale (e anche qui, capirete...), di gestione del tempo (e di questo non posso dire niente, perchè ho solo da imparare). Nei vari manuali che si devono compilare durante i corsi spesso sono citate storie metaforiche, questa devo dire, mi ha molto colpito, ve la offro soprattutto perchè la condivido pienamente.
Ma sono mesi che cerco di inserire nella mia lista (divisa in colonne: importanti/urgenti/importanti-urgenti) i miei impegni ma non faccio che scrivere, cancellare e spostare...per voi è sempre così semplice distinguere i sassi grandi dalla sabbia?


"Una volta un anziano professore della Scuola Nazionale per la Pubblica Amministrazione venne contattato per tenere una lezione di formazione sulla "Pianificazione efficace del tempo" ad un gruppo di una quindicina di dirigenti di importanti aziende americane. Il corso faceva parte di una delle cinque sessioni della loro giornata di formazione, e il professore aveva a disposizione solamente un'ora "per fare lezione". In piedi, davanti a questo gruppo d'élite (pronto a prendere appunti su tutto ciò che l'esperto stava per insegnare), l'anziano professore li guardò ad uno ad uno lentamente. Poi disse: "Adesso faremo un esperimento". Da sotto al tavolo che lo separava dagli allievi, il vecchio tirò fuori un grande recipiente di vetro da più di 4 litri, e lo posò delicatamente davanti a lui. Poi tirò fuori una dozzina di ciottoli grandi all'incirca come delle palle da tennis ed uno ad uno li mise delicatamente dentro il vaso. Quando questo fu riempito fino al bordo e fu impossibile aggiungere anche un solo sasso, alzò lentamente gli occhi verso i suoi allievi e domandò: "Questo vaso è pieno?". Sorridendo, tutti risposero "Sì". Attese qualche secondo e aggiunse: "Davvero?" Allora si chinò di nuovo e tirò fuori da sotto al tavolo un secondo contenitore, questa volta pieno di ghiaia. Con attenzione versò questa ghiaia sui grossi sassi e poi scosse leggermente il vaso. I pezzettini di ghiaia si infiltrarono tra i sassi, fino al fondo del recipiente. L'anziano professore alzò nuovamente lo sguardo verso il suo uditorio e ridomandò: "Questo vaso è pieno?". Questa volta i suoi brillanti allievi cominciavano a comprendere il suo armeggiare. Uno di essi rispose: "Probabilmente no!". "Bene", rispose l'anziano professore. Allora si piegò di nuovo e questa volta tirò fuori da sotto al tavolo un secchio di sabbia. Con delicatezza versò la sabbia nel vaso. La sabbia andò a riempire gli spazi tra i grossi ciottoli e la ghiaia. Ancora una volta domandò: "Questo vaso è pieno?". Questa volta, senza esitare ed in coro i suoi allievi risposero: "No!". "Bene!", soggiunse il vecchio professore. E come ormai si aspettavano i suoi prestigiosi allievi prese la brocca dell'acqua che stava sul tavolo e riempì il vaso fino al bordo. L'anziano professore alzò allora gli occhi verso il gruppo e domandò: "Quale grande verità ci dimostra questo esperimento?". Il più furbo, il più audace dei suoi allievi, ripensando all'argomento del corso rispose: "Dimostra che anche quando si crede che la nostra agenda è completamente piena, ci si possono aggiungere altri appuntamenti, altre cose da fare". "No - rispose il vecchio professore - non è questo. La grande verità che quest'esperimento ci dimostra è la seguente: se non si mettono per primi i sassi più grossi all'interno del vaso, non ci si potrà mettere tutto il resto in seguito"."

giovedì 27 maggio 2010

...sfogati su di me!

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Questo film mi fa morire dal ridere, i personaggi sono tutti descritti con un'attenzione straordinaria e questa scena, in particolare è tanto surreale quanto possibile. Io adoro quando alla fine lei dice: "...tu sei furioso con lui, vendicati di lui usando me..."Ah, ah, ah...
Stregata dalla luna (Film del 1987 con Cher, Nicolas Cage e Olympia Dukakis)

sabato 22 maggio 2010

Danza serpentina (1896, Loie Fuller)

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Non so dire se sia la qualità del filmato che "tradisce" la data della ripresa o il fascino del movimento con la sua grazia, ma questo filmato mi ha rapita e ha trovato subito posto nell'etichetta arte e bellezza.
Chissà, probabilmente è un filmato famosissimo e la ballerina in questione certamente ha fatto la storia della danza, comparirà sui testi di storia di questa disciplina e qualsiasi ballerino riderebbe del mio stupore, però...

artificiale sarai tu!

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L'argomento mi coglie di sorpresa, non ero sicura di voler commentare la notizia, rimando, per commenti più pertinenti del mio, a due dei miei blog preferiti qui a lato (VUTQ e Tuttotitti) nei cui post potete sommare alle vostre, le loro riflessioni.
Non credo di poter aggiungere un granchè...se non questa foto, dalla quale il batterio di Venter, silenzioso vi osserva!

mercoledì 19 maggio 2010

siamo tutti come Will Coyote

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E' un po' vecchiotta, lo so però scatta sempre l'identificazione...almeno per me ;-)


ritratti

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Devo dire, non mi piacciono molto quei blog di mamme che non fanno altro che pubblicare cose dette o fatte dai figli e spero che questo post non sembri di quel genere.
Questi disegni sono fatti da Emma (10 anni) e mi sorprendono per la loro aderenza al soggetto, per la loro intensità nel cogliere i tratti fondamentali della persona scelta. Mi piace farmi ritrarre da lei soprattutto perchè non è ancora inquinata dall'accademismo, l'ho cresciuta spiegandole che non c'è un modo giusto o sbagliato di fare un disegno, che le regole sono due:

1. tenere gli occhi sul soggetto più a lungo che sul foglio
2. non usare la gomma ma correggere tratto su tratto

Ha avuto la fortuna di avere due maestre che non le hanno detto: si fa così piuttosto che cosà e l'hanno lasciata fare, mi è anche capitato di far disegnare bambini della sua classe (li ho portati un giorno al museo di storia naturale a disegnare animali impagliati...) e di vedere come tutti, se guidati nell'osservare ottengano disegni incredibili, quindi la mia non ha un talento più sorprendente di quello che avrebbero tanti altri se solo fossero dati loro gli strumenti giusti.

Disegnare è sempre stata la mia grande passione, ho disegnato per tutta la vita, ho frequentato Liceo Artistico e Accademia di Belle Arti e spessissimo mi sono trovata ingabbiata in regole e sistemi, in accademismi e abbellimenti, che con il disegno c'entravano poco.
Ho avuto la fortuna di incontrare un maestro (Mario Moronti) pittore informale che ha spazzato via tutti questi orpelli e mi ha fatto capire che il disegno è innanzitutto espressione di se'.
Strano come nella vita certe cose ritornino in discipline differenti e come alla fine ci si renda conto che quando portiamo lo sguardo al nostro interno piuttosto che fuori da noi, finiamo per trovare delle strade tanto personali quanto universali.
L'arte, alla fine non è questo? Non è rendere visibili cose che troviamo nel nostro profondo e nelle quali tutti possono ritrovarsi?

domenica 16 maggio 2010

Pubblicità progresso?

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...ragazzi, l'ho pubblicato presa dall'entusiasmo, ma quando sono andata a guardare meglio su youtube nè ho trovati una marea...! "le 10 cose da non fare il primo giorno di lavoro","...se sei un ginecologo","...da non fare in paradiso", "...al primo appuntamento", "...prima di fare sesso"...cercate alla voce: Kesslers Knigge. Veramente divertente.

sabato 15 maggio 2010

Le parole sono importanti

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Lo so, Moretti o lo ami o lo odi, a me piace quasi sempre, ma soprattutto lo adoro quando va via di testa su argomenti che mi fanno reprime reazioni simili alle sue, questo è uno.
Trovo liberatorie queste scene eccessive, estreme e anche isteriche, anche se scatta in me un processo d' identificazione e temo di cadere in un eccesso simile un giorno o l'altro.
Non ci posso fare niente, ogni volta che sento quella strofa di Jovanotti che dice "sono un ragazzo fortuna perchè non c'è niente che ho bisogno" sento una fitta al cuore, quando "mi "sbagliano un congiuntivo fitta, quando sento: attimino, momentino, cool, fashion...fitta.
Non parliamo poi della parola scritta, gli sms con i: xkè, nn so, tvb... e tutte quelle abbreviazioni che mi istigano al lancio del cellulare, mi viene acidità di stomaco, mi ci vorrebbero le "casse di Malox" che brama Ligabue.
Faccio parte di quel gruppo di dinosauri che scrivono ancora le parole per intero e utilizzano la punteggiatura anche nei messaggini, immaginate la fitta quando mi è arrivato un verbale dell'assemblea di classe di mia figlia tutto abbreviato come fosse un lunghissimo sms.
Le parole sono importanti.

venerdì 14 maggio 2010

Nanni Moretti canta "E ti vengo a cercare"

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Bruce Lee: gentilezza e fermezza

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Mi rendo conto che probabilmente il tema può sembrare insolito, qualche sbavatura qua e là (Beatrix Kiddo, il video sullo stile Chen) poteva suggerire, nei miei scritti, una certa influenza delle arti marziali nella mia vita, Bruce Lee però...

Lo so vengono in mente quei film che sono piaciuti tanto, ma tanto a Quentin Tarantino, (che ha finito per far indossare la "tutina gialla" alla mitica Uma Thurman), fanatici di Kung Fu e pellicole di serie C.
Chi ha buttato un occhio al mio scaffale di aNobii infine, non avrà potuto far a meno di notare "il Tao del Dragone" libro che ho acquistato solo per fiducia nei confronti di chi me lo consigliava, perchè il mio snobbismo per alcuni libri (e di questo parlerò in un'altra occasione), probabilmente me lo avrebbe fatto evitare.
Bè, come mi accade ogni volta che supero un pregiudizio letterario, anche questa volta sono rimasta entusiasta, gli appunti tratti da diversi manoscritti mai pubblicati prima sono sorprendenti, almeno per me.
Ho letto solo una ventina di pagine, però mi sembra già interessante riportare una citazione, che qui, pur essendo riferita al Kung Fu può essere applicata in ambiti molto più quotidiani:

"Non bisogna fare distinzioni tra l'avversario e se stessi, perché l'avversario non è che l'altra parte complementare (e non l'opposto). Non c'è vincitore, lotta, o dominio, dato che l'idea è di accordare armoniosamente i propri movimenti a quelli dell'avversario. (...) In ogni combattimento è necessaria l'armonica fusione di gentilezza e fermezza come parti costituenti un'unità; a volte prevale la prima, altre volte la seconda, in una successione dinamica simile al movimento di un'onda. (...) Gentilezza e fermezza da sole non costituiscono che la metà di un intero spezzato (...)."

A questo punto non so dire se, a voi che leggete, queste parole sembreranno così interessanti quanto lo sono sembrate a me però...

omissioni e blog

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Rimando volentieri a un nuovo blog, di un amico che è caduto, come me, nel tunnel bloggistico, l'ho aggiunto a quelli seguiti, ma preferisco segnalarlo qui perchè proprio oggi posta una notizia piuttosto interessante, che vi consiglio di leggere, consiglio valido soprattutto a chi è già caduto nel suddetto tunnel... http://raccoltadisordinata.blogspot.com/

p.s: l'immagine scelta a corredo del post, oggi, serve solo a lasciar intendere che tipo di scarpe mi serviranno a breve se il tempo non si decide a mutare...

martedì 11 maggio 2010

sparaflashamoli!

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Ora...avevo scritto un post che parlava delle giornate dure, della fatica che si fa ad arrivare in fondo a questo genere di giornate, di come ci si sente alla sera...ecchepalle!
L'ho riletto e ho pensato che non mi sarebbe interessate neanche rileggerlo sul mio blog, figuriamoci su quello di qualcun altro!
Però, mentre cercavo una metafora per descrivere meglio quella sensazione che ti fa sentire uno straccio, mi è venuto in mente una scena di "Men in black", quella dell'Edgar abito, non so se l'avete presente, quando l'alieno si impossessa del corpo di Edgar (il fattore) e se lo porta in giro tutto deformato come fosse una specie di vestito...
Adesso, non che io sia una fan di questo film, ma il passaggio è stato breve e mi è venuto in mente lo strumento geniale che da il titolo al post, ma dite un po', in quel genere di giornate di cui accennavo all'inizio, di quelle nelle quali i conti tornano proprio pochino, ma quanti ne' sparaflashereste voi?

domenica 9 maggio 2010

Spiderpork

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Lo so, lo so vi sembra una cavolata...ma a me fa morire dal ridere. Il blog d'altra parte tratta spesso di bellezza e nella vita la bellezza sta anche in una risata.
:-)

venerdì 7 maggio 2010

Geniali!!!!

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giovedì 6 maggio 2010

bloggando

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Effettivamente (mi si è fatto notare), che per essere una che non voleva avere un blog, o meglio non sapeva bene che farsene, "posto parecchio"...
Non capivo bene cosa fosse e a cosa servisse un blog, alla fine ho capito cosa serve a me, il blog è un diario, ma contrariamente a quello dei segreti, è un diario pubblico, i tuoi pensieri si materializzano e diventano visibili a tutti.
Ma non è neanche solo per questo che mi piace, lascia una traccia, come una bava di lumaca, puoi guardarti indietro e come un tessuto di immagini e parole, di canzoni e di citazioni, vedi la strada che hai fatto, ripensi a come ti sei sentita quel giorno, la trama si dipana visibile, logica, semplice...
Eppure non ho mai tenuto un diario solo per me, anzi visto che mi piace scrivere, spesso ho pensato che avrei potuto farlo, ma parlare tra me e me mi annoia.
Forse ho bisogno di un palco, ma non per vanità, mi piace sapere che le parole, ogni volta che diventano pubbliche hanno un peso, bisogna prendersi la responsabilità di ciò che si dice, bisogna sostenerle oppure capire che è necessario rinnegarle.
C'è un'altra cosa, poi, il blog è un contenitore, anche di immagini, anche di video, di pezzi di film.
E' bello poter dire: -vai sul mio blog, lì c'è. Proprio quella scena di cui stiamo parlando eccola, è lì, riguardiamola insieme.
Poi però penso anche che...forse ho scelto l'etichetta giusta per questo post.
Se questo è il primo che leggete, forse è meglio che diate una sbirciata a quelli precedenti, benvenuti.

martedì 4 maggio 2010

animazione di "le mie parole"

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sabato 1 maggio 2010

Life on Mars

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