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domenica 29 maggio 2011

come un altare di sabbia in riva al mare

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spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane

La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un'altare di sabbia
in riva al mare 
 

venerdì 27 maggio 2011

Gli ingegneri delle cose superate

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La passione ti fa smettere di mangiare, di dormire, di lavorare, di vivere in pace.  Molti si spaventano perché, quando compare, distrugge tutto ciò che di vecchio incontra. Nessuno vuole mettere a soqquadro il proprio mondo. Perciò alcune persone -tante- riescono a controllare questa minaccia, mantenendo in piedi una casa o una struttura già marcia. Sono gli ingegneri delle cose superate. Altri individui pensano esattamente il contrario: si abbandonano senza riflettere, aspettando di trovare nella passione la soluzione di tutti i loro problemi. Attribuiscono all'altro il merito della propria felicità, e la colpa della propria possibile infelicità. Sono sempre euforici perché è accaduto qualcosa di meraviglioso, oppure depressi perchè un evento inatteso ha finito per distruggere tutto. Sottrarsi alla passione, o abbandonarvisi ciecamente: quale di questi atteggiamenti è il meno distruttivo?
Non lo so.
(Paulo Coelho, Undici  minuti)

giovedì 26 maggio 2011

fuori asse

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mercoledì 25 maggio 2011

Basta così

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ridere
sarò sorpreso poi a vederti ridere
senza bisogno di dover decidere
per chi
se non per me

martedì 24 maggio 2011

in verticale

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 Come un dolore immobile,
preciso, fermo, silenzioso.
Come un taglio netto  



domenica 22 maggio 2011

prima di pietra e poi di polvere

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Mi ha sempre colpito moltissimo come un dolore dell'anima si rispecchiasse nel corpo, mi colpisce sempre, quando soffro per questioni sentimentali, il dolore fisico che sento al cuore.
Mai, come quando sto male, sento la dimensione, il volume, la posizione del cuore, inteso proprio come muscolo.
Il suo essere incassato tra i polmoni, la sua posizione nella gabbia toracica.
Dovrebbero essere cose che non si dimenticano, ma forse è come per il parto, se ne  ricordassimo il dolore, non faremmo più figli. Se ricordassimo la qualità di questo dolore probabilmente non avremmo più il coraggio di amare.

sabato 21 maggio 2011

Metafore

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Io adoro quest'uomo, il modo in cui espone i concetti, la sua mimica, la sua lucidità. Parla del gioco di squadra e il pensiero vola ben lontano dalla pallavolo, le sue parole riescono a parlare così tanto della vita, anche quella vera, fuori dal campo, che ho trasformato un'etichetta in un titolo, spero piaccia anche a voi ;-)

lunedì 16 maggio 2011

magia...

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