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mercoledì 28 aprile 2010

civiltà e sottolineature

"Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra, dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, ben al di sopra del dono meraviglioso che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra..... Noi siamo in grado di prenderci cura di loro".
-capo indiano-

Su FB sono iscritta ad una pagina che si chiama "Storie Zen", e che in realtà raccoglie, video, citazioni, storie non sempre propriamente zen.
Questa è una di quelle, la fonte, devo dire è un po' generica e mi lascia perplessa, però mi ha colpito tanto da riportarla qui, sarà anche che poco prima avevo sentito una breve intervista a Tiziano Terzani, che parlava degli aborigeni, riguardante la presunzione dell'uomo bianco e mi è venuto in mente un libro, che ho letto l'anno scorso e che ho dimenticato di inserire su aNobii, "...e venne chiamata due cuori", non so perchè ho collegato queste tre cose, non so nemmeno bene perchè subisco il fascino delle citazioni, probabilmente perchè spesso sono un concentrato di verità.
Insomma chissà se anche gli altri trovano in questo genere di citazioni dei lampi di luce, forse no, però ho avuta il desiderio di riprendere in mano quel libro e di appuntare su queste pagina alcune cose che all'epoca mi avevano fatto pensare a lungo...chissà, per rifletterci ancora un po' su? D'altra parte vista l'etichetta del post...

Questo è ciò che ho sottolineato esattamente un anno fa, perchè non ho ancora imparato?

"...noi non lasciamo nulla in sospeso. Se tu te ne vai ospitando nel tuo cuore sentimenti negativi verso un'altra persona e quel cerchio non viene chiuso, questo si ripeterà in altri momenti della tua vita. Non soffrirai una volta soltanto ma più e più volte finchè non avrai imparato."

"La guarigione non ha assolutamente nulla a che fare col tempo", sia la guarigione sia la malattia si verificano in un istante"

"...noi non siamo vittime casuali...il corpo fisico è l'unico mezzo che il nostro più elevato livello di consapevolezza eterna ha per comunicare con la nostra consapevolezza individuale. Un rallentamento nelle funzioni del corpo ci permette di esaminarci a fondo e di analizzare le ferite davvero importanti che bisogna medicare: rapporti interpersonali falsati, mancanza di un credo, tumori da paura, dubbi sul nostro Creatore, perdita della capacità di perdonare, e così via."

"Noi tutti siamo una sola cosa, apprendiamo la forza dalla debolezza."

"E' necessario liberarsi dalle vecchie idee, delle vecchie abitudini e delle vecchie opinioni, a volte anche dei vecchi compagni."

"...Una persona è non-viva quando è adirata, triste, quando è addolorata per se stessa oppure ha paura. Non basta respirare per potersi definire vivi...Non tutte le persone che respirano sono vive. E' giusto mettere alla prova le emozioni negative, ma certo esse non costituiscono un luogo dove è saggio restare."

2 commenti:

  1. oh, io concordo. certe frasi SONO lampi di luce, pieni di indiscutibile verità.
    Però io spero non sia vero che 'non si impara'.
    certo non è facile vivere applicando la saggezza che racchiudono. la vita nel mondo non sembra l'habitat adatto per fare pratica, tempo. Però voglio pensare che si apprenda lo stesso, e che nei momenti delle decisioni importanti si finisca col tener conto delle cose che valgono davvero. forse non basta, ma è un inizio.

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  2. (era 'temo' , non 'tempo' ...) :S

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