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venerdì 31 maggio 2013

Ciò a cui resisti, persiste... se l'accogli si trasforma.

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Avevo anche pensato di chiudere questo blog, i blog sono come pianticelle, devi curarle tutti i giorni sennò appassiscono, ma forse il  mio blog è una pianta grassa, resta lì e aspetta che lo curi quando posso.

Mi piace pensare che ci sia un posto dove poter registrare pezzettini di vita e quando penso di poter condividere con qualcuno un pensiero, uno scintillio che intravedo allora mi piace anche pensare che qualcuno ancora leggerà quel che scrivo, altrimenti resterà lì solo per me per il giorno in cui deciderò di rileggere cosa mi aveva colpito quel 30 di maggio del 2013, quando la primavera non ne voleva sapere di saltar fuori e quando ancora avevo le mani fredde fredde proprio come a novembre.

Ho rubato questo titolo alla pagina Facebook che me lo ha messo sotto il naso (grazie quindi alla
Pagina dell'Amor Proprio) mi sembra appropriato anche la citazione di Capuano che lo illustra:

L’unico vero obiettivo dell’essere umano è quello di vivere costantemente nella gioia e nella felicità e per raggiungere questo stato dell’essere bisogna vivere in pace con tutto e tutti, in questo momento e in ogni attimo della propria vita.

domenica 16 dicembre 2012

Guardare, vedere

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Un blog è una cosa strana, prende una forma diversa per ognuno, per me è sempre stato un diario. Per molto tempo ho scritto un post al giorno, mi ha aiutato  capire che tutti i giorni c'è qualcosa su cui soffermarsi, su cui riflettere, poi i miei impegni si sono moltiplicati è iniziata l'avventura nel Cake Design, ho aperto un'altro blog (che questa volta era più tecnico, articoli sull'argomento, più o meno) una fan page, un newsradar, ho iniziato a tenere corsi,  e la vita si è mangiata il mio tempo.

Arrivando alla fine dell'anno è inevitabile fermarsi a riflettere, soppesare gli eventi dell'anno trascorso e anche se non è ancora Capodanno, ho pensato di fare un giro su queste pagine, su questa isola, dove le mie parole mi ricordano chi ero ieri e mi fanno pensare a chi sono ora.
E' stato un anno pieno di soddisfazioni, di successi, ho studiato, ho lavorato, ho fatto tutto quello che potevo per inventarmi, per migliorare, per diventare qualcosa di più.
Eppure ho perso delle cose, ho perso il mio spazio, ho sacrificato il tempo per il Tai ji, per la calligrafia cinese, ho visto troppo poco gli amici, non ho seguito abbastanza le mie figlie, e ancora non ho qualcuno al mio fianco che guardi avanti insieme a me.

Mi hanno insegnato che bisogna ringraziare per ciò che si ha, e penso sia giusto così, passiamo il nostro tempo ad inseguire quello che vorremmo senza fermarci abbastanza su quello che già abbiamo, ma la vita non è nulla senza amore e se non seguiamo i nostri entusiasmi se non esprimiamo noi stessi in una tensione creativa che ognuno trova nelle cose che ama. Io amo sempre quello che faccio e non so centellinare i miei entusiasmi, mi piace vivere così, sentendo fino in fondo quel che faccio, ma essere sempre sola comincia a pesarmi davvero, e non perchè non ci siano persone che mi amano intorno a me, questo lo so bene, le  mie figlie, i mie amici veri, quelli che mi stanno a fianco da sempre, che sono sempre pronti ad abbracciarmi, ad aiutarmi anche in concreto.
Ma vivere in due, guardare insieme al futuro costruire una vita accanto a qualcuno che ti considera, come tu consideri lui l'altra parte di se', mi manca davvero.
Quando hai vissuto per tanti anni una vita a due che ti ha sempre fatta sentire libera di scegliere per te stessa ma anche pienamente parte della vita dell'altro, allora non è facile rassegnarsi al fatto che non lo avrai più, che la tua occasione è passata e che dovresti ringraziare perch'è c'è chi vive tutta la vita senza mai incontrare niente del genere.

Ora mi guardo intorno e vedo che ho molto più di tanti, che ancora rido e piango, che non mi sento priva di domani, che posso arrivare dove voglio, se solo lo voglio con tutta me stessa, ma per quanto io faccia, e per quanto questo mi rattristi, posso solo arrivarci da sola.


sabato 30 giugno 2012

Caro Thom...

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Lo ammetto, il sabato compro Repubblica per il suo allegato "D", trovo sempre articoli interessanti e oggi, tra gli altri, mi sono imbattuta in un articolo che disquisiva sulle parole da usare per affrontare le delusioni amorose egli adolescenti, ma il motivo fondamentale per cui ho voluto scrivere il post è un box a lato nell'articolo, che riportava questa splendida lettera di Steinbeck al figlio quattordicenne.
La trovo di una bellezza strraordinaria e vorrei condoviderla con voi, sono queste le parole che vorrei trovare con le mie figlie quando il loro cuore si spezzerà per la prima volta, penso che sia questa la serietà con cui affrontare l'argomento e penso che a volte possa capitarci di pensare che sono solo sciocchezze da ragazzini e non capiamo che è la prima palestra per loro e la qualità del dolore non è diverso a causa della gioventù.

New York
10 novembre 1958

Caro Thom,
abbiamo ricevuto la tua lettera questa mattina. Ti risponderò dal mio punto di vista e di certo Elaine farà lo stesso.
Primo, se sei innamorato è una buona cosa, è la miglior cosa che ti possa capitare. Non lasciare che nessuno la sottovaluti o sminuisca in alcun modo.
Secondo, ci sono diversi tipi di amore. C’è una cosa egoistica, meschina, avida che usa l’amore per darsi importanza. Questo è il tipo di amore più brutto e debole. L’altro invece è una profusione di tutte le cose buone che hai dentro di te – di considerazione e rispetto- non solo il rispetto delle buone maniere, ma il rispetto più grande , che è il riconoscimento dell’altra persona nella sua unicità e valore. Il primo tipo di amore può farti star male, renderti piccolo e debole ma il secondo può darti una forza, un coraggio, una bontà e perfino una saggezza che non credevi di possedere.

Hai detto che non si tratta di una cottarella. Se provi sentimenti così profondi, certamente non è una cottarella.
Ma non credo tu mi stessi chiedendo di dirti quello che provi. Lo sai meglio tu di chiunque altro. Quello che mi hai chiesto è di aiutarti a capire cosa fare al riguardo. E questo posso dirtelo.

Rallegratene e sii felice e grato.
L’oggetto dell’amore è il migliore e il più bello. Cerca di esserne all’altezza.

Se ami qualcuno non può fare alcun male dirlo, solo cerca di ricordare che certe persone sono timide e quindi nel dirlo dovrai tenere conto della loro timidezza.
Le ragazze hanno un loro modo di sapere e sentire le cose che tu senti, ma solitamente apprezzano anche sentirselo dire.
Se mai accadesse che quel che senti non sia ricambiato, per una ragione o per l’altra, ciò non renderà i tuoi sentimenti meno veri e belli.
Per finire, so cosa provi perchè lo provo anch’io e sono felice per te.
Saremmo contenti di conoscere Susan. Sarà la benvenuta. Ma a questo ci penserà Elaine perché in queste cose è brava e ne sarà felicissima. Anche lei conosce l’amore e forse saprà aiutarti più di me.

E non avere paura di perdere. Se così deve andare, così andrà. La cosa più importante è non avere fretta. Le cose belle non scappano via.
Con amore,
Pa


credits: http://www.finzionimagazine.it/news/approfondimento-news/la-cosa-piu-importante-e-non-avere-fretta/

mercoledì 20 giugno 2012

Interruzione

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E' strano, l'appuntamento fisso con queste pagine, si è diluito nel tempo e il buon proposito di trovare almeno una cosa al giorno su cui riflettere, una cosa di cui parlare, è svanito. Trovarmi qui, davanti a questo schermo stasera, mi fa pensare che forse correndo e correndo, non mi sono data il tempo per pensare. Chi mi legge, ormai pochini temo, conosce il motivo, sono piombata nel "tunnel delle torte" e studiare, realizzare, condividere, mi hanno risucchiato come in un gorgo.

Ora mi sento come uno che preme con un dito sopra ad una trottola, per fermarla senza farla cadere e queste pagine non aggiornate mi mettono una certa nostalgia. Credo che, ancora una volta sia rrivato il momento di ricreare un equilibrio, non credo che le torte usciranno dalla mia vita, ormai anche questa forma espressiva è entrata nelle mie corde, ma ho bisogno di avere anche tutto il resto e ogni pezzo deve avere il suo spazio. Ho iniziato a lavorarci fin da subito, perchè questo, per quanto poco interessante, è il primo post dei prossimi post, un pezzettino del puzzle, che ha trovato il suo spazio.

domenica 19 febbraio 2012

Come un pallone

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Immersa nel Cake Design, lo so, ho marinato il mio primo amore, questo blog. Sarà che annoiava un po' il cuore a pezzi (e che ancora a pezzi è) e che non trovo tanto spesso cose su cui riflettere che siano di un qualche possibile interesse generale. Non mi piaceva tanto sentirmi spronare a reagire, quando alla fine non trovavo il senso per farlo.
Un tuffo nelle torte, nella fantasia e via...immersa al 100% senza pensare a niente, solo ricette, decorazioni, tutorial.
Non voglio pensare,
non voglio sentire,
non voglio guardare.

Non so se questo video sia nel segno del ritrovare un filo di un discorso perduto, ma Samuele Bersani sembra scrivere canzoni per risvegliarmi il cuore e anche se mi serve a ricordare che fa male, forse è una fortuna ricordare che ce l'ho.

giovedì 19 gennaio 2012

Creatività ed educazione

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...è un po' di tempo che sono lontana da qui, forse è un po' di tempo che mi sono allontanata da me, finisco per aggrovigliarmi nei miei pensieri e non riesco a trovare spunti di riflessione che possano essere condivisi anche da altri. Questo video, forse, ha invertito la tendenza, credo dovrebbero vederlo tutti, diffonderlo e credo dovremmo parlarne...

venerdì 16 dicembre 2011