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martedì 31 agosto 2010

distillato

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Ma davvero ti piace Wagner? - Certo, anche se ogni volta che lo sento mi viene voglia di invadere la Polonia!

Tu mi dai fastidio perché ti credi tanto un Dio! - Beh, dovrò pur prendere un modello a cui ispirarmi, no?


Il ballo è una manifestazione verticale di un desiderio orizzontale.

Il mondo si divide in buoni e cattivi. I buoni dormono meglio ma i cattivi, da svegli, si divertono molto di più.

Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è una delle migliori.

Il sesso è stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere.

Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile.

L'ultima volta che sono entrato in una donna è stato quando ho visitato la Statua della Libertà.

Leggo per legittima difesa.

Non ho paura di morire. É solo che non vorrei essere li quando questo succede.

Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito, morto.

Per te sono un ateo, ma per Dio sono una leale opposizione.

Se mantieni la calma mentre tutti intorno a te hanno perso la testa, probabilmente non hai capito qual è il problema!

Sono contrario ai rapporti prima del matrimonio: fanno arrivare tardi alla cerimonia.

Vorrei essere il collant di Ursula Andress.

lunedì 30 agosto 2010

basita

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Giuro, io ce l'ho messa tutta per tenere la politica fuori da questo blog, ma alle volte trabocco...
(di FRANCESCO MERLO dal repubblica del 30/08/2010)

"Nessun'altra diplomazia occidentale tollera e incoraggia gli eccessi pittoreschi di un dittatorello e degrada la propria capitale a circo. Ci dispiace anche per il presidente del Consiglio, la cui maschera italiana si sovrappone ormai a quella libica, indistinguibili nel pittoresco, nell'eccesso, nella vanità, nel farsi soggiogare dalle donne che pensano di dominare.

Anche ieri c'era il picchetto in alta uniforme ai piedi della scaletta dalla quale sono scese due amazzoni nerborute e in mezzo a loro, come nell'avanspettacolo, l'omino tozzo e inadeguato, la caricatura del feroce Saladino. Scortato appunto da massaie rurali nel ruolo di mammifere in assetto di guerra. E va bene che alla fine ci si abitua a tutto, anche alla pagliacciata islamico-beduina che Gheddafi mette in scena ogni volta che viene a Roma, ma ancora ci umilia e davvero ci fa soffrire vedere quel reparto d'onore e sentire quelle fanfare patriottiche e osservare il nostro povero ministro degli Esteri ridotto al ruolo del servo di scena che si aggira tra le quinte, pronto ad aggiustare i pennacchi ai cavalli berberi o a slacciare un bottone alle pettorute o a dare l'ultimo tocco di brillantina al primo attore.

È vero che ormai Roma, specie quella sonnolente di fine estate, accoglie Gheddafi come uno spettacolo del Sistina, con i trecento puledri che sembrano selezionati da Garinei e Giovannini, la tenda, la grottesca auto bianca, le divise che ricordano i vigili urbani azzimati a festa, e tutta la solita paccottiglia sempre uguale e sempre più noiosa ma, proprio perché ripetuta e consacrata, sempre più umiliante per il Paese, per i nostri carabinieri, per le istituzioni e per le grandi aziende, private e pubbliche, che pur legittimamente vogliono fare i loro affari con la Libia.

Nessun'altra diplomazia occidentale tollera e incoraggia gli eccessi pittoreschi di un dittatorello e degrada la propria capitale a circo. Ci dispiace - e lo diciamo sinceramente - anche per il presidente del Consiglio, la cui maschera italiana si sovrappone ormai a quella libica, indistinguibili nel pittoresco, nell'eccesso, nella vanità, nel vagheggiare l'epica dell'immortalità, nel farsi soggiogare dalle donne che pensano di dominare.

Di nuovo ieri Gheddafi si è esibito davanti a 500 ragazze, reclutate da un'agenzia di hostess, che hanno ascoltato i suoi gorgoglii gutturali tradotti da un interprete, le solite banalità sulla teologia e sulla libertà delle donne in Libia, il Corano regalato proprio come Berlusconi regala "L'amore vince sempre sull'odio", quel libro agiografico e sepolcrale edito da Mondadori. È fuffa senza interesse anche per gli islamici ma è roba confezionata per andare in onda nella televisione di Tripoli. Il capotribù vuol far credere alla sua gente di avere sedotto, nientemeno, le donne italiane e di averle folgorate recitando il messaggio del profeta. Addirittura, con la regia dell'amico Berlusconi, tre di queste donne ieri si sono subito convertite, a gloria della mascolinità petrolchimica libica: "Italiane, convertitevi. Venite a Tripoli e sposate i miei uomini".
E di nuovo ci mortifica tutta questa organizzazione, il cerimoniale approntato dalla nostra diplomazia, con Gheddafi serio ed assorto che suggella la fulminea conversione di tre italiane libere e belle: un gesto di compunzione, gli occhi chiusi per un attimo, il capo piegato come un officiante sul calice. "L'Islam deve diventare la religione di tutta l'Europa" ha osato dire nella capitale del cattolicesimo, mentre l'Europa (con l'America) si mobilita per salvare la vita di una donna che rischia la lapidazione per avere fatto un figlio fuori dal matrimonio. Certo, l'Islam non è tutto fanatismo ma nello sguardo di Gheddafi c'è condensata la sua lunga vita di dittatore, di stratega del terrorismo, di tiranno che dal 1° settembre del 1969 opprime il suo popolo. "

... http://www.repubblica.it/politica/2010/08/30/news/circo_gheddafi-6613118/

mercoledì 25 agosto 2010

prossima uscita?

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Questa è proprio una strana estate, non avrei mai creduto che potesse passare davanti a un computer, eppure è stata anche questo.
Sono entrata e uscita da questo diabolico facebook, che mi acchiappa e mi sputa, una specie di sabbia mobile fatta di noia e di vuoto, di tempo che si sbriciola. Non può essere solo la noia però, mi capitava anche con la tv, prima dell'arrivo di internet, mi disintossicavo per un po' e mi sentivo meglio, più libera, più leggera, poi, per qualche motivo contingente, iniziavo a rivederla ed entravo nella rete dei palinsenti che si ripetono e con i quali si stabilivano degli appuntamenti fissi.
Facebook m'induce un meccanismo simile, deve essere questa illusione di connessione con gli altri, quel misto di curiosità e di attesa.
Girovaghi tra stupidaggini e test mentre aspetti una mail, un messaggio, che qualcuno si connetta e il vuoto ti si propaga dentro; mi viene in mente la metafora usata ne "La storia infinita" (libro però, bellissimo al contrario del mediocre film) del "nulla" che avanza, che si propaga e cancella tutto.

-Atreiu: Che cos’è questo nulla?
-Kmork: È il vuoto che ci circonda, è la disperazione che distrugge il mondo e io ho fatto in modo di attrarlo.
-Atreiu: Ma perché!
-Kmork: Perché è più facile dominare chi non crede in niente e questo è il modo più sicuro di conquistare il potere

martedì 24 agosto 2010

Interrogativi

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lunedì 23 agosto 2010

il lato oscuro della forza

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La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all’ira, l’ira all’odio; l’odio conduce alla sofferenza. Ah… Io sento in te molta paura
- Yoda - Episodio 1 “La Minaccia Fantasma”

capodanno estivo

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Ho sempre pensato che l'anno iniziasse a settembre, sarà che ho sempre fatto le vacanze d'agosto, sarà che sono tanti anni che le concentro e facendo quattro settimane, diventano l'occasione per prendere in mano tutte quelle cose che non ho mai il tempo di affrontare, sarà che quando rientro al lavoro qualcosa è successo e l'estate mi ha cambiata. A volte impercettibilmente, a volte in modo decisivo. Gli ultimi tre anni poi, hanno segnato questo passaggio in un modo ancora più netto.
Qualche giorno fa mi è capitato tra le mani un quadernetto che si era nascosto sul fondo di una scatola svuotata troppo tardi (retaggio dell'ultimo trasloco), dove le parole addolorate di uno dei peggiori periodi della mia vita mi hanno fatto sentire bene.
Bene perchè sono guarita, sto meglio ho ancora voglia di ridere di essere felice. Non sembrava proprio che in quel momento (lunghetto a dire la verità) si intravedesse anche solo lontanamente questa possibilità e anzi mi stupiva il fatto di non riuscire a vederla, era forse la prima volta che sentivo di non aver a disposizione le risorse per sorridere ancora.
Eppure eccomi qua, un'altra estate, un'altro anno, nuovi sorrisi. Piangere dal ridere, non ricordavo nemmeno più come fosse, eppure è ancora l'amicizia che mi regala la leggerezza dei vent'anni, quest'estate mi ha portato questa consapevolezza, come diceva Frankestein Jr "SI PUO' FA-RE!"...ancora, aggiungerei.
A vent'anni si ha una direzione (io l'avevo), un progetto, si vogliono raggiungere degli obiettivi, quelli consueti di tutti, lavoro, amore, figli, poi in un modo o nell'altro arriva tutto.
A quaranta è diverso, tante cose le hai avute, altre le hai perse, la direzione resta più o meno quella, ma le mete non sono più così chiare, gli obbiettivi rischi di averli alle spalle. Vivere alla giornata però non fa per me, se cammino sempre sulla stessa strada ma i cartelli non indicano più la destinazione, alla fine dove mi troverò?
Esprimi un desiderio prima di stappare la bottiglia, ma quale?

sabato 21 agosto 2010

canzone intelligente

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Non so perchè, forse perchè piacerebbe anche a me cantarne una, forse perchè mi piacerebbe vedere ancora qualcosa del genere in tv, forse per dedicarla a quelli che se la ricordano e a quelli che non l'hanno mai sentita..

giovedì 19 agosto 2010

...ho ancora un piede in vacanza!

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Sono un po' arruginita, troppo tempo a non far nulla stesa su una spiaggia, ho ancora voglia di non fare assolutamente niente, di sfogliare svogliatamente un quotidiano e di fare il sudoku che si trova nelle ultime pagine...forse è meglio che scriva quando anche l'altro piede sarà sotto alla scrivania...

venerdì 6 agosto 2010

giovedì 5 agosto 2010

Buco nero

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Ero a caccia di un buono spunto per questo post, ma...niente, un buco nero. Ho la mente in stand by, non so perchè mi viene in mente una frase che potrei citare, letta sulla copertina di un libro e che mi ha spinto all'acquisto (un buon libro in realtà, Diego De Silva, Non avevo capito niente, Ed. Einaudi) diceva, se non ricordo male:
"spesso la gente non ha le emozioni chiare, altro che le idee". Be', io mi sento così, un po'confusa.

mercoledì 4 agosto 2010

tempesta sul piccolo blog

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E' successa una cosa davvero divertente, il simpatico bloggatore con cui converso recentemente ha provocatoriamente pubblicato sul suo seguititssimo profilo il mio post di ieri, che ovviamente prendeva spunto da un suo status...vigliaccata tremenda, mi ha scatenato i suoi adepti che nell'ordine mi hanno definito:
1. una che rosica perchè lui probabilmente non mi ha messo un mi piace su qualcosa (?)
2. un'approfittatrice, che ha scippato uno spunto per il suo scarno blog
3. una che ha abilmente sfruttato i suoi (di lui) contatti per avere una marea di unici nuovi visitatori
Ma la più bella in assoluto di tutte è questa:
5."piccinina, vorrebbe che il tempo qualcuno lo perdesse con lei, dev'essere l'ennesima non trombante che vorrebbe un mondo grigio come la sua vita...."
Forse mi sbagliavo, facebook è una fucina di fantastiche risate.
Andy Warhol sarebbe fierissimo di me! ;-)

martedì 3 agosto 2010

Status

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Dunque, i miei lettori si contano sulle dita di due mani, quindi mi sento in famiglia se dico:- voi mi conoscete non sono una grande estimatrice di FB, anzi, diciamo pure che spesso lo detesto, quindi non vi sorprenderò se dico che fino a qualche giorno fa neanche sapevo cosa fosse uno status.
Adesso lo so, sono quelle affermazioni che uno schiaffa in bacheca, laddove compare la scritta: a cosa stai pensando?
Be' ci sono alcuni che pubblicandole hanno un seguito pazzesco, nel senso che come respirano, in 40 aggiungono un commento. Diciamolo l'inutilità espressa in megabyte.
Un esempio:"
"Quanto siete alti senza tacchi?
e giù 30, 40 persone a dire la loro altezza, a chiedere perchè lo si domanda, a fare una battuta da avanspettacolo...Ma perchè?
Io più ci penso e meno lo capisco, perchè certe persone hanno 3.615 amici? Perchè questi si prendono la briga di seguire queste frasette pretestuose? Bisogna per forza avere da dire qualcosa su tutto? Ma ce lo vogliamo mettere un bel "chissenefrega"?
Seneca, qualche anno fa diceva già: Non é vero che abbiamo poco tempo: la verità é che ne perdiamo molto...

lunedì 2 agosto 2010

Chat

2 commenti
Mi rendo conto che vi sareste aspettati un resoconto dello stage di Tai Ji, tuttavia l'etichetta ridere ha preso il sopravvento...